Dialoghi sull’arte, la terapia, la cura

  • Anno: 2021
  • Pagine: 218
  • Collana: Immagini dall'inconscio
  • Formato: 14,5x21
  • ISBN cartaceo: 9788874874538
  • € 20.00
  • € 19

Lo sguardo archetipico è come un fulmine che ti colpisce sin da bambino, come un’illuminazione, come uno squarcio nella coscienza e nel tuo modo di vedere il mondo.

Miti, fiabe, sogni, arte, linguaggio poetico, apertura e dialogo tra psicologia junghiana ed altri modelli teorici, ricerca clinica e lavoro psicoterapeutico: il tutto si compone dentro la trama di un’operazione in continuo movimento, in un dialogo che appare senza fine, circolare, in un lavoro che non nasce con l’intento di una pubblicazione, ma dalla passione per la ricerca, perciò fecondo perché libero, autentico, originale.
Come in «un esercizio di stile», gli autori cercano nella scrittura le sintonie con quel mondo creativo e poetico che da anni studiano e ricercano come matrice del loro lavoro analitico.
Puer, Senex, ferita, sacrificio, trasformazione, gioco, arte, cura, resilienza, tutti temi che si riconnettono nella misteriosa trama di un principio individuativo che, si direbbe, tiene le fila del discorso.
Le conversazioni, attraversando i diversi registri presenti, che vanno dal versante clinico a quello sociale, accompagnano il lettore alla formazione di una visione complessa capace di nuove aperture e orientamenti sul fare dell’analisi, ma più in generale, sulla cura dell’umano e della vita.

autori

Ivan Paterlini

Psicoterapeuta e psicoanalista di formazione junghiana, membro del LAI (Laboratorio Analitico delle Immagini) e di SABOF (Società di Analisi Biografica a Orientamento Filosofico). Lavora privatamente con adolescenti e adulti a Parma. Svolge ricerca e formazione relative alle psicodinamiche dell’adolescenza, della creazione artistica e del Gioco della Sabbia, nella relazione individuale e con i gruppi. Collabora con diverse scuole di specializzazione italiane e con Philo-Pratiche filosofiche di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Sguardo sulle psicodinamiche del gesto creativo. Giacometti: la distanza incolmabile (con D. Ribola, 2013); Tipologia e cinema (con D. Ribola, 2015); Scenari interiori: il gioco della sabbia tra psicosi e creatività (2018).

Daniele Ribola

Psicoanalista, vive e lavora a Lugano. Co-fondatore della Scuola di psicoterapia a orientamento junghiano LISTA di Milano, componente del direttivo, docente e conduttore di gruppi di supervisione clinica. Analista didatta al C.G. Jung Institut di Zurigo, dove si è formato con D. Baumann e M.-L. von Franz, è membro dell’Associazione Svizzera di Psicologia Analitica, dell’International Association for Analytical Psychology e dei Graduates Analysts of the C.G Jung Institut. Svolge ricerche sulla psicologia dell’arte e del gesto creativo. Co-fondatore della rivista «La pratica analitica», è autore di saggi inerenti il pensiero junghiano, tra cui la prefazione al libro di M.-L. von Franz, Tipologia psicologica (1998) e gli scritti contenuti nei volumi: In dialogo con l’inconscio. Ricchezza e profondità del pensiero di C.G. Jung a 50 anni dalla sua morte (2011) e Quattro saggi sulla proiezione. Riverberi del Sé nella coscienza (2013) – entrambi con F. de Luca Comandini, R.M. Mercurio e C. Widmann –, Io amo un’ombra del mio cuore (con M. Piatti e A. Pianarosa, 2012), Sguardo sulle psicodinamiche del gesto creativo. Giacometti: la distanza incolmabile (con I. Paterlini, 2013). La collana «Il bestiario psicologico» delle nostre edizioni ospita due suoi volumi: L’orso e i suoi simboli (2013) e Il cervo e i suoi simboli (2021).

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