Penelope e il senso dell’attesa

  • Anno: 2015
  • Pagine: 124
  • Collana: Lecturae
  • Formato: 13x21
  • ISBN cartaceo: 9788874873562
  • € 15.00
  • € 14.25

Esaurito

Desidero e voglio ogni giorno giungere
a casa e vedere il dì del ritorno.

Ulisse

Lo scorrere del Tempo è una dimensione che segna il corpo e la psiche di ogni persona e la sua percezione assume valori che variano nelle diverse età e nelle differenti culture. È un fenomeno legato intimamente a quello dell’Attesa, che incide sui sentimenti e i comportamenti. L’attesa può bloccare le persone e togliere energia vitale, oppure può stimolare il desiderio e l’attrazione verso l’ignoto, aprendo la strada al cambiamento.
Lasciare che il tempo scorra senza voler predeterminare cosa dovrebbe accadere alimenta la curiosità e fa diventare l’attesa uno stato creativo.
Penelope, sinonimo di fedeltà e di amore, è un’icona dell’attesa. Diversamente da suo figlio Telemaco che, per agire, attende il tempo giusto, o da suo marito Ulisse, che attende sì di riabbracciare la moglie, ma lo fa tra le braccia di Calipso, vivendo ogni sorta di esperienze che rendono la sua esistenza ricca, l’attesa di Penelope è immobile. Pur coltivando la speranza, il desiderio e l’amore, Penelope allontana ogni possibile cambiamento, novità o tentazione e sperimenta solo ciò che già conosce. Mettendosi al riparo dall’ansia dell’attesa, blocca la propria vita. Mentre Penelope aspetta, Ulisse esplora e agisce, vive e si trasforma.

autore

Marina Manciocchi

Psicologa, psicoterapeuta, analista junghiana del CIPA (Centro Italiano di Psicologia Analitica) di Roma, dove svolge attività didattica e di supervisione. Insegna «Psicologia del sogno» e «Psicologia del mito, folklore e fenomeni religiosi» nella Scuola di psicoterapia del CIPA, «Psicologia dell’adozione» nella Scuola di psicoterapia delI’IdO (Istituto di Ortofonologia) di Roma e collabora con l’area junghiana della Scuola di Psicoterapia Comparata (SPC) di Firenze. Ha istituito gruppi di ricerca teorico-clinici sul collegamento tra creatività e spiritualità e ha coordinato, insieme al CIPA Istituto per l’Italia Meridionale e la Sicilia, gruppi di studio sul mito. Già psicologa dirigente nella ASL RM H, dove è stata responsabile di un servizio materno infantile distrettuale e dove ha avviato e gestito il GIL Adozioni aziendale, è docente nei corsi ECM per operatori socio-sanitari. Ha pubblicato diversi articoli relativi al mito, all’importanza della spiritualità e della creatività nella terapia, alle problematiche dell’adozione e alle sintomatologie psichiche. Per i tipi delle Edizioni Magi è uscito nel 2012 il suo libro Antigone e le trame della psiche. Mitologia e creatività in psicoterapia. La sua attività professionale si svolge tra Roma e Velletri.

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