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Francesco e il sultano

  • Anno: 2022
  • Pagine: 124
  • Collana: Lecturae
  • Formato: 13x21
  • ISBN cartaceo: 9788874874705
  • € 12.00
  • € 11.4

E accadde un miracolo: i due si sforzarono di comprendersi

Una mattina di fine estate del 1219 due uomini correvano a braccia alzate su un campo di battaglia in Egitto. Era caldo, ma entrambi indossavano lunghe tuniche di lana marrone. I soldati nemici li attaccarono e quasi li avrebbero uccisi, se uno dei due non avesse gridato: «Sultano, sultano!». Forse aveva un messaggio per il sultano, pensarono i soldati, e portarono i due alla tenda del califfo.
La storia è tramandata sia da parte cristiana sia da parte islamica. L’uomo coraggioso in saio marrone e il suo accompagnatore altri non erano che Francesco d’Assisi, che allora aveva 37 anni, e il suo giovane confratello Illuminato. Due anni prima Francesco e i 400 membri appartenenti al nuovo Ordine da lui fondato avevano deciso di partire come missionari nel mondo. Francesco si mise in viaggio per la Terra Santa e per l’Africa; si unì a una crociata e nell’agosto del 1219 lo troviamo in un accampamento dei crociati che assediavano la città di Damietta sul delta del Nilo…

La conoscenza della storia reciproca rientra tra le premesse per un dialogo possibile. Sulla base di questa considerazione l’autore ricostruisce un episodio che appartiene alla storia comune di cristiani e musulmani: l’incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano al-Kamil. Al di là dei loro ruoli e delle loro convinzioni, Francesco e il sultano riuscirono a parlarsi semplicemente da uomini, intessendo un dialogo coraggioso che noi non conosciamo.
L’autore prende questo episodio come immagine di partenza per un’esperienza di «immaginazione attiva», tecnica immaginativa di C.G. Jung. Collocati i due protagonisti sullo scenario immaginativo, ricostruisce in modo immaginale, ma possibile, il loro confronto, dando corpo a quello che storicamente costituì un esempio formidabile di dialogo interreligioso, ricco di spunti interessanti e, a distanza di un millennio, più che mai attuali.

autore

Jörg Rasche

Medico, neuropsichiatra infantile, psicoanalista junghiano formatosi a Berlino e a Zurigo (Sandplay Therapy con Dora Kalff), già presidente della Deutsche Gesellschaft für Analytische Psychologie (DGAP) e vice-presidente dell’International Association for Analytical Psychology (IAAP). Didatta della IAAP, è cultore di musica classica e pianista. Si è dedicato all’attività concertistica in Germania, Svizzera, Brasile, Francia, Italia, Israele. In Italia è stato insignito del premio musicale Cortona. Ha sviluppato un originale modello esplicativo e interpretativo della musica, incentrato sulla teoria archetipica junghiana e sulla fisica di W. Pauli. Autore di scritti dedicati ai temi salienti della psicologia analitica, musica, mitologia e politica, tra cui ricordiamo il libro Il canto del leone verde – La musica come specchio dell’anima (Edizioni Magi, 2006), corredato del CD con le esecuzioni dell’autore, che spaziano dal Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi a Bach, Mozart, Beethoven, Chopin e il volume, curato con Thomas Singer, Europe’s Many Souls – Exploring Cultural Complexes and Identities (Spring, 2016). Sposato e padre di tre figli adulti, esercita la libera professione a Berlino.

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