Così canta il Pensiero che ama l’Amore:
“Se io ti penso mentre tu pensi me,
è solo amore che pensa Amore,
e il Pensiero s’etterna in te…”
Cui risponde l’Amore che pensa il Pensiero:
“Se tu mi pensi mentre io penso te,
è sol pensiero che ama il Pensiero,
e l’Amore allor s’etterna in me…”
Un percorso intenso e appassionato di congiunzione del principio maschile del logos con il principio femminile dell’eros, fino al compimento del principio primo dell’AmorPensiero, che scioglie il soggetto umano e l’esserci tutto dell’essere dal dramma della finitudine.
Una sera d’inverno, uno sconosciuto si presenta alla soglia di casa di una donna, chiedendole ospitalità per la notte. La donna, dopo qualche perplessità, lo accoglie. Ha inizio fra loro un confronto, che va assumendo le caratteristiche di un dialogo serrato, durante il quale lo sconosciuto si svela essere l’incarnazione del Portatore di Luce, quel Lucifero che fu esiliato nel regno delle tenebre a causa della scissione tra bene e male insita nel Demiurgo. La donna, ispirata dalla tensione erotico-conoscitiva che la presenza amorosa e sapiente dell’Angelo le induce, si fa disponibile a seguire l’itinerario da lui proposto, una sorta di “viaggio” dantesco, seguendo il filum dell’evoluzione della conoscenza. A partire dal mito della creazione, via via tramite l’evocazione dei miti greci nelle figure di Narciso, Edipo, Orfeo, e del mitologema ebraico-cristiano, la donna rivisita le categorie del pensiero religioso tramite una lettura delle Virtù Cardinali e Teologali; del pensiero filosofico avvicinandone gli interpreti, fra i quali Kant, Kierkegaard, Spinoza, Schopenhauer, Hegel, Heidegger, Nietzsche; del pensiero scientifico di Keplero, Newton, Einstein, Heisenberg; e infine, grazie all’incontro con Freud, Jung, Montefoschi la donna riconoscerà il significato del suo esserci quale principio femminile che, congiunto al principio maschile, sottende la dinamica dell’evoluzione.