Il volume, che costituisce un omaggio al pionieristico lavoro con i bambini di D.W. Winnicott, presenta un approccio terapeutico dove la co-presenza dei genitori costituisce un fattore-chiave dell’intera terapia. «Nel lavoro», dice l’autore, «ho creato la mia modalità personale di trattare con i bambini e i genitori, anche se il mio debito nei confronti di Winnicott non potrà mai essere sottolineato a sufficienza». Valutare i messaggi dei genitori e osservare la loro interazione con il bambino sono azioni che forniscono preziosi dati diagnostici e permettono di esaminare come il bambino reagisca ai mutamenti dell’atteggiamento dei genitori. Se i genitori verranno aiutati a capire le ragioni per cui non mettono il bambino in condizioni di esprimere le proprie paure e riescono, quindi, a rivolgersi verso i bambini in modo diverso, si verifica un netto cambiamento nel loro modo d’agire e non c’è dubbio che scopriranno presto che il loro aiuto, da quel momento in poi, sarà più efficace di quello del terapeuta. Il volume illustra in che modo i bambini possano essere aiutati, in moltissimi casi, grazie a interventi brevi senza dover ricorrere a terapie, a volte, interminabili. La padronanza del campo teorico e la vastità dell’esperienza clinica dell’autore, la sua capacità di rinunciare a idee preconcette, l’atteggiamento di enorme fiducia nei piccoli pazienti e l’abilità di stabilire con loro un rapporto intimo e profondo, sono gli aspetti più degni di nota di questo volume. Il coinvolgimento emotivo, infine, di cui Brafman non fa mai a meno, è qui una questione di pelle. Anche di quella del lettore.