Esaurito
È insopprimibile nell’uomo il bisogno del cielo
È alla scoperta della «poesia dell’universo» che si muove questo libro, attraverso la ricerca dei percorsi e delle migrazioni dei simboli propri alle teofanie luminose: dagli antichi miti solari e lunari agli angeli, «figure di luce» delle tre religioni monoteiste qui prese in considerazione: ebrea, cristiana e musulmana, «esseri intermedi», messaggeri tra cielo e terra, tra divino e umano, tra spirito e materia, tra psiche e corpo, tra il mondo della Luce e quello delle Tenebre, tra il Bene e il Male.
Se gli angeli sono, per la mistica, espressione di un fondamentale sincretismo religioso, nel versante psicologico e psicoanalitico essi si rivelano espressione di quel tentativo, tutto umano, di trascendere la piatta necessità del reale per ritrovare nel sogno e nella fantasia la perduta onnipotenza.
E così gli angeli, provenienti dal mondo della luce, attraversano lo spettro dei colori, «se ne sporcano», ma entrando nella vulnerabilità delle cose viventi mantengono intatta la loro vera essenza che è quella della poesia. E la poesia giustifica l’Angelo. Giustifica il suo permanere nell’universo laico dove esso si rivela provocando la passione e incitando alla metamorfosi interiore. Perché l’Angelo appartiene al mutamento, arriva quando c’è la crisi o un cambiamento, quando una faglia improvvisa si apre nell’identità del singolo o del gruppo lasciando spazio all’imprevisto pronto a generare nuove forme.