La stanza

  • Anno: 2007
  • Pagine: 180
  • Collana: Lecturae
  • Formato: 13x21
  • ISBN cartaceo: 9788874872428
  • € 14.00
  • € 13.3

Scorgo una figura sottile in fondo alla strada,
via via che si avvicina i suoi occhi profondi
si allargano come macchie tragiche sul viso ossuto.
Non mi guarda. Riconosco la convinzione
sulle gambe incerte dell’anoressia.
Ritrovo la mia vecchia immagine straziante,
rivedo la maschera di dolore visibile a chiunque,
eccetto a se stessi. Mi fermo per osservarla,
so che non si volterà e avrò la possibilità
di scrutarla freddamente come un taglio,
un’asportazione che non mi appartiene più.

«La mia voce è fra l’urlo e il silenzio», in apertura del libro, riassume metaforicamente un disagio psichico non più sostenibile. Una giovane donna decide di intraprendere una psicoanalisi. Dalla scrupolosa trascrizione delle sedute fatta dalla paziente e non – come accade di solito – dall’analista, nasce questo romanzo sulla guarigione interiore. Gli incontri tra le due protagoniste hanno luogo in una stanza, in un mondo a sé stante, uno spazio che protegge ma in cui, man mano che la trasformazione si compie, la realtà esterna diventa sempre più presente, quasi ad accompagnare e significare i cambiamenti interiori.
In partenza nebuloso, a volte contratto, questo dialogo psicoanalitico diventa un incontro tra le due menti in un itinerario attraverso i luoghi dell’infanzia, del sogno e della realtà, delle perdite, delle ricostruzioni, della morte e della vita. Il ritmo del racconto è scandito da quello dei sentimenti, delle emozioni, della realtà interiore che si mostra e che si cela. Gli incontri si susseguono, si ripetono mai uguali in una fusione di passioni, esitazioni, umanità, anche umorismo.
«Non posso dire cosa sarò», scrive l’autrice al termine dell’analisi tentando di riassumere la portata di questa esperienza, «ma diventai chi ero».

autore

Marilisa Maffettone

Vive a Firenze.

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