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Fiabe e simboli

  • Anno: 2003
  • Pagine: 308
  • Collana: Immagini dall'inconscio
  • Formato: 15,5x21
  • ISBN cartaceo: 9788888232706
  • € 22.00
  • € 20.9

Le rappresentazioni archetipiche, attraverso le quali la psiche umana ovunque nel mondo dà forma ai propri problemi di maturazione e di sviluppo, trovano in questo volume un’espressione che stupisce e affascina. Le fiabe del ciclo delle Mille e una notte continuano a suscitare l’interesse di chi le ascolta perché richiamano contenuti già presenti nell’individuo, contenuti che hanno una valenza collettiva sempre attuale. L’autore, sedotto sia dalle fiabe che dalle loro analogie con i sogni, le visioni e le fantasie dei pazienti, interpreta e spiega i racconti dell’Oriente seguendo il metodo dell’amplificazione di C.G. Jung, tenendo in conto non solo le affinità con il mondo orientale ma anche i legami con le fiabe e i miti europei. Il volume potrebbe anche intitolarsi Un’analisi delle relazioni del re Shahriyar con Shahrazad, perché i racconti racchiusi nelle Mille e una notte hanno lo scopo di suscitare nel re il processo di trasformazione che lo renda capace di mettersi in relazione con la propria Anima e con il proprio Sé. Il numero infinito dei racconti (in arabo mille e uno indica appunto un numero infinito) corrisponde all’inesauribilità dell’inconscio e, quindi, al processo d’individuazione che si protrae per tutta la durata della vita dell’uomo.

autore

Hans Dieckmann

Nato a Berlino nel 1921, analista junghiano, già presidente dell'International Association for Analytical Psychology (IAAP), autore di numerosi volumi dedicati ai temi principali della psicologia analitica. Vive e lavora a Berlino.

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