Esaurito
La malattia è un luogo in cui si apprende. La massima di Pascal, in apertura del volume, riassume nel più efficace dei modi il senso e il profondo messaggio di questa trattazione. I malesseri e le malattie del corpo sono segni di fuga, quasi degli alibi della psiche, che ci costringono – il più delle volte nostro malgrado – a guardarci dentro, a scoprire simboli nascosti dietro sintomi e a individuare e comprendere il lato spirituale dell’aspetto corporeo.
L’esame particolareggiato e puntuale che l’autore fa delle malattie del corpo si affianca immediatamente alle considerazioni di natura psicologica. L’interpretazione simbolica dell’organo «malato», infatti, permette non solo la comprensione della biografia emotiva e relazionale del soggetto, ma ne determina anche la sua azione trasformativa: la dimensione evolutiva della guarigione. Nella guarigione psicosomatica, che può non coincidere con la scomparsa del sintomo, il soggetto è impegnato a guardarsi in profondità, per conoscere ciò che ancora non sa, piuttosto che a eliminare ciò che il corpo ha reso evidente. Rintracciare in se stessi il corrispettivo psichico dei disturbi fisici equivale alla guarigione. E la guarigione dalla malattia, quando arriva, non riscatta più solo il corpo ma innanzitutto la mente, aprendo strade a dimensioni dell’essere a tutto tondo.