Soltanto avvicinandosi alle rive dell’inconscio, laddove le fiabe sono nate,
è possibile comprenderle.
Biancarosa e Rosarossa, una delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm, qui riproposta integralmente dall’autore, è – per gli adulti di oggi – la storia di una crescita interiore in un’armonia ormai dimenticata. La lettura e la successiva rilettura della fiaba nella chiave psicologica sono una rivelazione. Le ricchissime amplificazioni con cui l’autore delizia il lettore (miti, storie delle religioni, pittura, architettura, ecc…) svelano il significato profondo e universale della fiaba offrendo una visione di serena unità e armonia, rappresentate a tutti i livelli, tra uomo e natura, tra coscienza e inconscio, tra passato e presente, nel rapporto tra uomo e donna.
La rilettura simbolica ci offre un’immagine del mondo più saggia di quella di molti filosofi; la visione dell’uomo più grandiosa delle opinioni di tanti antropologi e la comprensione dell’anima che supera di gran lunga la spiegazione che ne danno le principali scuole psicologiche. Una sapienza più grande di qualsiasi scienza, intuizioni che superano qualsiasi analisi, immagini che partendo dalla nostalgia per le origini parlano dei sogni antichi dell’umanità. Sì, questa rilettura della fiaba per bambini cerca di restituire all’adulto di oggi la purezza che, sembra evidente, è andata persa. Un’ultima amplificazione: la veste grafica del volume. Nessun’altra edizione ci è parsa più adatta se non quella tipica di un libro di fiabe.