Poco più di dieci anni fa, Tonino Cantelmi presentò in un Congresso di Psichiatria a Roma i primi quattro casi italiani di Internet Addiction. Era il 1998 e i giornali italiani riportarono la notizia nelle prime pagine, facendola rimbalzare in tutto il mondo. Oggi il focus si è spostato dal paradigma della tecnodipendenza alla consapevolezza che l’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana possa essere alla base di una «mutazione antropologica». Questo libro è il punto iniziale di un nuovo filone di ricerca che vede come obiettivo l’esplorazione della mente umana, proprio mentre è in atto una fatidica e imprevedibile mutazione antropologica, quella dei «nativi digitali».
Oltre a indagare diversi aspetti della psicopatologia del cyberspazio, gli autori si dedicano all’approfondimento – sociologico, psicologico e psichiatrico – degli avatar, personaggi digitali stilizzati, creati per partecipare e comunicare nelle comunità virtuali. Il volume analizza le implicazioni che comporta il quotidiano vestire i panni dell’avatar e il rapporto di questo alter ego con il vero io del suo creatore.