Il perturbante nell’espansione urbana

  • Anno: 2019
  • Pagine: 100
  • Collana: Immagini dall'inconscio
  • Formato: 14,5x21
  • ISBN cartaceo: 9788874874040
  • € 15.00
  • € 14.25

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Volevi sapere cosa l’anima vuole?
Ora lo sai, almeno in parte: vuole che dello spazio tu faccia un luogo.

Hillman

L’epoca ipermoderna, con le sue città enormi, altamente popolate, spersonalizzate e spersonalizzanti, è una fucina dei non-luoghi, dove si è costretti a vivere, ma che è impossibile abitare.

Quali sono le conseguenze, sul piano psichico, di vivere in un luogo che è impraticabile, che evoca immagini di dolore, di evasione, che costituisce una minaccia, dove è impossibile rivelare la propria identità e la propria natura?

Nella loro smisurata crescita le città hanno finito per perdere forma e identità, trasformandosi da luoghi comunitari in aggregati multiformi e dando spazio e nutrimento al perturbante urbanistico: periferie degradate, abbandono, miseria, sovrappopolamento, assenza di servizi e condizioni di vita difficili.

Depressione, solitudine, senso di estraneità, perdita di identità e frammentazione sociale saranno i correlati psicologici dell’attuale modello di sviluppo, che costruisce luoghi privi di anima. Le ombre gettate dal perturbante dei luoghi prendono la forma di un’anestesia nei confronti dell’anima mundi, provocando la scissione tra Tecnica e Psiche, che così drammaticamente segna la nostra epoca.

autore

Enrico Perilli

Psicologo e psicoterapeuta individuale e di gruppo, ricercatore e docente di Psicologia Dinamica presso l’Università degli Studi dell’Aquila. Insegna nelle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia ed è autore di numerose pubblicazioni nell’ambito della psicologia clinica, del profondo e sociale. Per i tipi delle Edizioni Magi è stato pubblicato nel 2012 il suo libro Ombre iper-moderne e, nel volume collettaneo a cura di C. Widmann Il tempo del morire (2014), il saggio intitolato «Il senso della fine tra scelta e sincronicità». Ha pubblicato numerosi articoli sul quotidiano «Il Manifesto» e tiene una rubrica mensile su testate giornalistiche locali. Già consigliere comunale (2002-2017), negli anni della ricostruzione post-sisma a L’Aquila ha ricoperto l’incarico di Presidente della Commissione Ambiente e Territorio. Membro di gruppi di ricerca accademici e istituzionali, attualmente fa parte del Senato Accademico dell’Università dell’Aquila.

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