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Il sogno e la sincronicità

  • Anno: 2024
  • Pagine: 520
  • Collana: Immagini dall'inconscio
  • ISBN cartaceo: 9788874875023
  • € 40

risvolto di copertina

Tutto inizia con un sogno.
Walt Disney

L’opera è un saggio sull’argomento dell’analisi del sogno nell’attuale panorama della psicoterapia e della psicologia del profondo, ovvero dopo Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e James Hillman, analizzando maggiormente il contributo di quest’ultimo e della sua psicologia archetipica. Lo scopo dell’opera è quello di formare delle premesse immaginali a una nuova descrizione del sogno come sincronicità o coincidenza significativa, e di fornire una definizione sistematica del metodo ontologico attualmente in uso per l’analisi nell’approccio archetipico.
È pensata e scritta sia per un pubblico specializzato che intende aggiornarsi e approfondire l’argomento, sia per i neofiti che vogliono addentrarsi nella comprensione e nell’uso del materiale onirico. Il saggio risulta così articolato in quattro parti, che rappresentano altrettanti aspetti del sogno – archetipico, storico-culturale, analitico e fenomenologico.
La prima parte presenta i principali miti e introduce il problema di una psicologia del sogno tra soggettività e oggettività. L’aspetto storico-culturale è affrontato nella seconda parte dell’opera, in cui vengono argomentati i conflitti interni ed esterni alla comprensione del fenomeno onirico, passando così in rassegna le principali teorie e le tecniche che sono state generate sotto l’influenza delle varie culture oniromantiche e onirocritiche.
La terza parte affronta da vicino il procedimento terapeutico, mettendo a confronto le teorie e tecniche di analisi del sogno mutuate dalla psicologia freudiana e junghiana, poi sviluppate dall’autore nell’analisi ontologica hillmaniana del sogno.
Nell’ultima parte l’opera approda finalmente alla descrizione del sogno come sincronicità, e fornisce un contributo allo studio clinico, alla ricerca e all’analisi del sogno reintroducendolo come strumento storico ed etico, personale e collettivo, riscattando la sua funzione di psicologizzare il mondo.

autore

Stefano Cobianchi

Psicologo, psicoterapeuta analitico e archetipico, e ricercatore nel campo delle neuroscienze e della psicologia clinica e dinamica, con una lunga attività scientifica e di insegnamento effettuata tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma in Italia (CNR, Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia), e l’Università Autonoma di Barcellona in Spagna (UAB, Facoltà di Medicina e Istituto di Neuroscienze). Lavora in Italia come psicologo e psicoterapeuta nel suo studio privato a Roma, e collabora come primo ricercatore con la cattedra di Psicologia dinamica e psicoanalisi dell’Università de L’Aquila, e l’Istituto di psicoterapia analitica Atanor di Scoppito, L’Aquila. Dal 2019 si occupa di condurre ricerche e approfondire tematiche psicologiche e psicoanalitiche per il Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura fondato da Aldo Carotenuto, per il quale ha già pubblicato gli articoli: Desideri d’amore (n.30, Aprile 2020); Coronavirus: malattia dell’anima (n.31, Novembre 2020); La psicoterapia esce dalla finestra. James Hillman e il setting dopo la pandemia (n.32, Aprile 2021). Dal 2022 cura il portale www.psicologiaarchetipica.it insieme a colleghi psicoanalisti e professori, per il quale ha scritto e pubblicato numerosi articoli su tematiche di interesse individuale e sociale nel campo della psicologia clinica e dinamica, seguendo in particolar modo gli approcci della psicologia junghiana ed hillmaniana. Dal 2004 si occupa di condurre ricerche nel campo della psicologia clinica e dinamica, della psicoterapia e delle neuroscienze, e ha pubblicato numerosi articoli scientifici in riviste internazionali.

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