Tutto inizia con un sogno.
Walt Disney
L’opera è un saggio sull’argomento dell’analisi del sogno nell’attuale panorama della psicoterapia e della psicologia del profondo, ovvero dopo Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e James Hillman, analizzando maggiormente il contributo di quest’ultimo e della sua psicologia archetipica. Lo scopo dell’opera è quello di formare delle premesse immaginali a una nuova descrizione del sogno come sincronicità o coincidenza significativa, e di fornire una definizione sistematica del metodo ontologico attualmente in uso per l’analisi nell’approccio archetipico.
È pensata e scritta sia per un pubblico specializzato che intende aggiornarsi e approfondire l’argomento, sia per i neofiti che vogliono addentrarsi nella comprensione e nell’uso del materiale onirico. Il saggio risulta così articolato in quattro parti, che rappresentano altrettanti aspetti del sogno – archetipico, storico-culturale, analitico e fenomenologico.
La prima parte presenta i principali miti e introduce il problema di una psicologia del sogno tra soggettività e oggettività. L’aspetto storico-culturale è affrontato nella seconda parte dell’opera, in cui vengono argomentati i conflitti interni ed esterni alla comprensione del fenomeno onirico, passando così in rassegna le principali teorie e le tecniche che sono state generate sotto l’influenza delle varie culture oniromantiche e onirocritiche.
La terza parte affronta da vicino il procedimento terapeutico, mettendo a confronto le teorie e tecniche di analisi del sogno mutuate dalla psicologia freudiana e junghiana, poi sviluppate dall’autore nell’analisi ontologica hillmaniana del sogno.
Nell’ultima parte l’opera approda finalmente alla descrizione del sogno come sincronicità, e fornisce un contributo allo studio clinico, alla ricerca e all’analisi del sogno reintroducendolo come strumento storico ed etico, personale e collettivo, riscattando la sua funzione di psicologizzare il mondo.