Il caso stamina e la prova dei fatti

  • Anno: 2014
  • Pagine: 224
  • Collana: Forma mentis
  • Formato: 14,5x21
  • ISBN cartaceo: 9788874873364
  • € 16.00
  • € 15.2

Ci deve essere davvero qualcosa di inafferrabile nella questione Stamina, visto che si continua a parlarne ogni giorno: sui giornali, nelle trasmissioni tv, nei vari dibattiti. Eppure, nonostante la scienza abbia mantenuto fermo il suo punto di vista sulla completa inaffidabilità del metodo, persistono ancora dubbi e incertezze in una parte della opinione pubblica, soprattutto in quanti non riescono ad accettare i limiti della scienza e si rifugiano in una sorta di fanta-scienza.
Il fatto è che non ci si vuole rassegnare davanti ai grandi misteri della vita: la felicità e l’infelicità, la malattia e la sofferenza, il dolore e la morte e ci si aspetta che la scienza abbia risposte per ogni problema.
Stamina ha rappresentato per molte persone l’estremo orizzonte della speranza: un miracolo tutto laico che la scienza avrebbe potuto produrre contro ogni evidenza. Smascherare le sue false promesse, ricondurre il dibattito alla trasparenza e alla chiarezza, contrastare la fumosità di certe argomentazioni è sembrato ad alcuni un’inutile crudeltà nei confronti di malati e delle loro speranze.
Eppure sia la scienza che la speranza hanno bisogno di verità. Ma sia la speranza che la conoscenza scientifica, pur appartenendo a mondi apparentemente distanti tra loro – come sono la sfera del desiderio e quella della razionalità scientifica – hanno una loro zona di intersezione in cui traggono forza l’una dall’altra. Speranza e verità si alimentano reciprocamente, sia sul piano umano che su quello più strettamente scientifico, ma per questo è necessario mantenere fermi alcuni punti di riferimento che sono alla base di un’etica della ricerca che non si sottrae alla tensione propria di un’etica della cura e dell’ascolto.

autori

Paola Binetti

Laureata in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Neuropsichiatria infantile, psicologa clinica e psicoterapeuta, Paola Binetti, attualmente Senatrice della Repubblica Italiana, ha dedicato i suoi primi anni di lavoro coordinando diverse équipe medico-psico-pedagogiche con l’obiettivo specifico di inserire bambini con problemi dello sviluppo neuropsicologico nella vita di classi normali, evitandone la ghettizzazione in quelle differenziali dell’epoca o nelle scuole speciali. Si è avvicinata agli studi di pedagogia speciale e di pedagogia medica per approfondire nuove metodologie di insegnamento e di organizzazione nelle aule e ridurre il gap cognitivo tra i ragazzi di una stessa classe. È stata Presidente della Società Italiana di Pedagogia Medica (SIPEM) e ha contribuito allo sviluppo del metodo tutoriale nelle scuole e nelle università. Ha rivolto ai bambini con diagnosi di spettro autistico una speciale attenzione per valorizzarne il potenziale creativo attraverso specifici atelier di pittura. Contestualmente ha creato centri di didattica integrata con la partecipazione dei genitori, sperimentando anche formule del tutto innovative di didattica tutoriale a domicilio. Come parlamentare svolge un’intensa attività legislativa rivolta allo studio delle malattie rare e alla diagnostica precoce dei disturbi nell’infanzia, occupandosi anche di problematiche specifiche legate ai disturbi dell’apprendimento. È stata relatrice del Disegno di legge sull’Autismo, approvato all’unanimità dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati, ottenendo risorse specifiche destinate alla ricerca scientifica. Ha promosso convegni, seminari e gruppi di studio sul tema dello spettro autistico e ha collaborato come docente a numerosi corsi di perfezionamento per insegnanti su questo specifico argomento; ha pubblicato articoli e libri, molti dei quali sono ospitati nel catalogo delle Edizioni Magi.

Francesca Lozito

(1976), giornalista. Laureata in filosofia e specializzata alla Scuola superiore di giornalismo di Bologna, lavora a «Radio Marconi» a Milano. Collabora con «Avvenire», «Credere», «Messaggero di Sant'Antonio» e «Lettera43». è blogger di «Linkiesta» e «Vinonuovo». Il giornalismo medico-scientifico è il suo principale ambito di interesse.

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